IL NUOVO MONDO: UTOPIA TRA ARTE E FOLLIA

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“Il Nuovo Mondo: utopia tra arte e follia” è il titolo della mostra che il Museo di Antropologia ed Etnografia allestisce dal 23 al 30 settembre al piano nobile del Palazzo Birago di Borgaro, sede istituzionale della Camera di Commercio (via Carlo Alberto 16). La mostra, realizzata in collaborazione con l’Associazione di Antropologia ed Etnologia ‐ Amici del Museo di Torino Onlus, è a cura della professoressa Emma Rabino Massa.

Nel percorso espositivo si può ammirare il “Nuovo Mondo”, opera unica nel suo genere realizzata da Francesco Toris a inizio del Novecento durante i suoi anni di ricovero presso l’ex Ospedale Psichiatrico di Collegno. Scolpendo e levigando le ossa di animali provenienti dalle cucine dell’istituto, Toris ha creato un mondo nuovo popolato da personaggi e animali fantastici, un intreccio di sculture tenute insieme semplicemente grazie all’incastro dei singoli pezzi senza l’utilizzo di chiodi o di fili.

L’opera fu battezzata “Nuovo Mondo” o “Mondo 2000” dallo stesso autore prima di consegnarlo allo psichiatra che lo aveva in cura, il Professore Giovanni Marro (1875-1952), in quanto doveva rappresentare il mondo nell’anno 2000, un “mondo destinato a perpetuarsi e forse a sostituirsi all’attuale, ormai troppo corrotto e perverso”. Sarà quindi Marro a decidere di conservarlo e includerlo nelle collezioni di Art Brut del Museo di Antropologia ed Etnografia da lui stesso fondato nel 1926. La mostra è aperta nei giorni feriali dalle 11 alle 17, il sabato e nei festivi dalle 15 alle 18. L’ingresso è libero

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