VACANZE “DIGITAL DETOX” A GOZO

744

Gozo è una delle due sorelle minori di Malta. Quando il traghetto, salpato da Cirkewwa a Nord di Malta, raggiunge l’isola attraccando nel porto di Mgarr non sembra di aver solcato soli cinque chilometri di mare. L’impressione è invece quella d’aver fatto un gran balzo all’indietro con la macchina nel tempo.

Scendendo dall’imbarcazione, nel momento in cui si recupera l’equilibrio toccando terra sulla banchina, si deve cogliere al volo l’occasione per disconnettersi dal digitale, per tagliare il cordone ombelicale col proprio cellulare, per dare una spallata al pc e spogliarsi della tecnologia che ci tiene prigionieri tutto l’anno. Su quest’isola, infatti, si può sperimentare una vacanza digital detox.

Di cosa si tratta lo spieghiamo subito. E’ una delle nuove tendenze turistiche, sbocciata negli Stati Uniti e diffusasi in modo virale anche fuori dai confini a stelle e strisce. E’ un tipo di soggiorno che prevede la totale rinuncia alla tecnologia digitale, con l’obiettivo di “disintossicarsi” dalla dipendenza dal web e dare fiato al cervello staccando la spina dal mondo social almeno per qualche giorno. In pratica, significa consegnare alla reception ogni apparecchio elettronico e dedicarsi a se stessi e al proprio benessere.

Per trovare un po’ di pace, con rinnovato spirito zen, Gozo può essere il posto giusto. D’altronde i presupposti non mancano: secondo la leggenda, questo piccolo lembo di terra affondato nel mar Mediterraneo corrisponderebbe all’antica Ogigia, dove Omero narra che Ulisse fu tenuto prigioniero per 7 anni di ozio e amore dalla bellissima ninfa Calipso.

67 chilometri quadrati per 31.000 abitanti, quest’isola dell’arcipelago maltese (il cui nome in Castigliano significa “gioia”) è la destinazione ideale per chi ama viaggiare slow. Rurale e tranquilla, basa la sua cultura e il tipo di vita sulla pesca, sull’allevamento, sull’agricoltura e i ritmi dominanti sono tuttora scanditi dal variare delle stagioni. I paesaggi gozitiani da percorrere a piedi e in bicicletta sono puntinati da templi preistorici, chiese barocche, fattorie e paesi immobili nel tempo. Molti i siti d’interesse culturale: dai templi megalitici di Ggantija alla chiesa di Xewkjia, dalla basilica di Ta’Pinu a Xlendi, piccolo villaggio di pescatori e di donne che lavorano i merletti e filano la lana.

Dalla terra si scende al mare. Gli spettacolari panorami di Gozo galleggiano nel blu cobalto del mare nostrum che s’infrange contro le maestose scogliere e s’insinua nelle baie silenziose che movimentano la costa. Una di queste è la Baia di Mgarr-ix Xini che si estende, turchese, come un fiordo incorniciato sui lati da rocce grigie e verdi colline.  Splendido è il panorama offerto dalla spiaggia di sabbia rossa della Baia di Ramla, sormontata dalla Grotta di Calipso (dove fu fatto “prigioniero per amore” Ulisse). E poi c’è la Finestra azzurra, il famosissimo arco naturale che scavalca il mare ad estremo ovest dell’isola. Lì vicino si può godere di altri due noti punti di riferimento naturali: l’Inland Sea (uno dei migliori luoghi d’immersione di Gozo) e la Baia di Dwejra, dove l’ambiente naturale incontaminato e il mite clima mediterraneo rigenerano e rilassano in qualsiasi stagione si sia.

laguna blu 2 visit malta

Se si è giunti a Gozo non si può omettere d’andare alla Laguna Blu. Quest’angolo di paradiso si trova a metà strada tra l’isola di Comino e l’isolotto di Cominotto. Raramente ho visto un posto così “puro”. Tanto per rendere l’idea basta dire che Comino ha una popolazione residente di meno di dieci abitanti ed un solo albergo (aperto da aprile ad ottobre).  Le acque calme e cristalline della Laguna riflettono il colore grigio-azzurro del cielo su un fondale marino di pura sabbia bianca. Questa baia stretta e lunga, circondata da rocce e poche piccole spiaggette, è una incantevole piscina naturale spesso utilizzata come location per set cinematografici.

Informazioni:  https://www.visitmalta.com/it/

Immagini: Ente del Turismo visit malta – Finestra azzurra/Laguna blu

 

Articolo precedenteQUANTO COSTA L’IGNORANZA?
Prossimo articoloTURIN EPICUREAN CAPITAL