VACANZE AL TEMPO DELLA CRISI

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Gli Italiani, popolo di vacanzieri per eccellenza, fan una gran fatica a rinunciare a muoversi, soprattutto quando si arriva al mese di agosto, ma la crisi non prende le ferie e soffoca nelle sue grinfie anche le nostre sospirate vacanze estive. I dati parlano chiaro: secondo l’ultimo Osservatorio  nazionale del turismo di Unioncamere-Isnart, quest’anno il 14%  dei connazionali dichiara che starà a casa e ben il 39% deve ancora decidere. Ancor più grigie sono le stime di Federconsumatori, secondo le quali solo un Italiano su tre varcherà la soglia della propria abitazione con valigia al seguito e chi oserà, farà ben attenzione a contenere il budget. Le forbici per  tagliare i costi delle vacanze le offre quasi sempre il web, al quale l’anno scorso si sono affidati quasi il 40% degli Italiani, facendo segnare un giro d’affari di oltre 9 miliardi di euro di vendite tramite commercio elettronico. Navigando in rete ci si perde in ogni sorta di proposta. Si parte dai classici e ormai maturi voli low cost, per poi passare alle prenotazioni last minute e last second, che essendo offerte cugine sono entrambe  acquistabili a pochi giorni dalla partenza, ma differiscono nel lasso di tempo tra il lancio della proposta e la data di partenza: i primi hanno un mese di vita online, mentre i secondi solo quindici giorni.  Lasciandosi trasportare dal mouse ci si imbatte in bed and breakfast che offrono camere barattandole con servizi o beni. Si trovano opportunità anche per scambiare case, stanze e persino posti letto. Originale è il web autostop: chi offre passaggi e chi li cerca può incontrarsi sui siti ad hoc, come roadsharing.com. Il risparmio salta subito all’occhio, visto che si dividono le spese di viaggio, la certezza di fare una scelta a rischio anche, ma questa è da sempre nello zaino dell’autostoppista. Sulla scia delle compagnie aeree low cost si lanciano sul mercato alcune catene alberghiere, come i Tune Hotels, sbarcati dalla Malaysia anche da noi in Europa, nella costosa Londra. Le camere hanno un prezzo base (35 sterline a notte) e tutti gli extra si pagano a parte, anche la pulizia della camera! D’altronde sul web è ormai presente più del 90% delle imprese alberghiere, che nel primo trimestre di quest’anno hanno chiuso con un click il 62% delle prenotazioni, quasi doppiando il dato del 2011, fermo al 36%. Certo è che l’aspirante turista alle prese con il mouse per organizzarsi una vacanza  si tuffa in un mare magnum di prezzi, offerte e soluzioni da far girare la testa. In questi casi la ciambella salvagente è ricorrere ai portali comparatori che permettono di ricercare rapidamente le migliori offerte. Interessante al riguardo la sintetica guida pubblicata da Il Sole 24 Ore e dedicata alle vacanze low cost, che in un approfondimento  suggerisce alcuni portali e ne elenca le caratteristiche. Tra quelli citati riportiamo expedia.it, volagratis.com, lastminute.com, opodo.it, easyviaggio.com, trabber.com, trivago.it. Un elenco specifico è inoltre dedicato ai siti di commenti, come turistipercaso.it, viaggiatori.net, oysterhotelreviews.com, zoover.it. Qui, come in tutte le cose, bisogna sapersi orientare per difendersi dai troll, i navigatori che entrano nelle community per dare informazioni errate, e dare il giusto peso alle recensioni che “puzzano” di manovra commerciale. Una parentesi va aperta per segnalare che zigzagando fra queste realtà si può usufruire di alcuni servizi gratuiti, come le guide alle grandi città in pdf scaricabili dal sito volagratis.com.

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