A MILANO UN GRAN PRESEPE METROPOLITANO

650

Il sottosuolo della città di  Milano ospita un presepe d’autore.

L’Albergo Diurno Venezia, tesoro Art Déco nascosto sotto piazza Oberdan a Milano – normalmente chiuso al pubblico – apre da sabato 3 dicembre a domenica 8 gennaio 2017con un sorprendente allestimento che rievoca una grotta underground dal sapore metropolitano, una moderna rappresentazione della Natività, opera collettiva di artisti italiani contemporanei.

Il Presepe degli artisti, esposto al Diurno, è una eclettica composizione di figure in legno dipinto a grandezza naturale e  fu realizzato da Francesco Tabusso insieme agli artisti  Nino Aimone, Gloria Argeles, Francesco Casorati, Riccardo Cordero, Bruno Grassi, Giorgio Ramella e Giacomo Soffiantino e donato due anni più tardi da Ettore Gian Ferrari alla Chiesa di San Francesco al Fopponino di Milano. Per la stessa chiesa, costruita da Gio Ponti, Tabusso aveva già dipinto la monumentale tela di San Francesco e le tele dedicate ai Fioretti del santo. Anche in questo Presepio, come la critica ha sempre riconosciuto (da Luigi Carluccio, che notava nell’artista “qualcosa di fiabesco”, ad Alfonso Gatto, che individuava nella sua pittura una “tenerezza meravigliata di essere sulla terra”), Tabusso si rivela uno straordinario narratore, e interpreta la pagina evangelica come una grande fiaba, come un teatro di personaggi insieme realistici e trasognati.

La capanna della natività, rappresentata come un teatrino sorvolato da rondini e gabbiani, è opera di Francesco Casorati; il bue e l’asino sono di Gloria Argeles; Riccardo Cordero ha realizzato l’angelo che annuncia ai pastori la nascita di Gesù; Giacomo Soffiantino e Giorgio Ramella hanno ripensato l’episodio della Parabola dei ciechi, il quadro di Pieter Bruegel che raffigura 6 pellegrini in viaggio sfigurati dalla malattia della cecità;  Nino Aimone ha dipinto un gruppo di oggetti offerti a Gesù appena nato; Bruno Grassi ha ritratto Papa Silvestro con l’Imperatore Costantino, simbolo del passaggio dalla Roma pagana alla Roma cristiana; Francesco Tabusso, infine, ha dipinto i Re magi, giunti a cavallo e a dorso di cammello insieme a un gruppo di personaggi del popolo: la famiglia di contadini e i pastori che si avvicinano alla capanna con doni e offerte

A fondere le figure del presepe con lo spazio dell’Albergo Diurno Venezia è la mano di una celebre scenografa, Margherita Palli, che ha ideato per l’occasione un allestimento specifico che dialoga con la natura sotterranea del luogo – una specie di grotta inaspettata nel sottosuolo urbano, il cui soffitto si presta a suggerire una volta celeste – ma allo stesso tempo con la sua storia e la sua funzione legata all’acqua. Proiezioni sui soffitti del salone centrale e supporti di specchio che riflettono colori e figure trasformano così l’ambiente in un luogo sospeso tra cielo e acqua,tra scenari da favola e atmosfere metropolitane, in cui addentrarsi tra i personaggi del presepe fino al culmine della Natività, posta al vertice della composizione, sulla prospettiva architettonica dell’edificio.

Il FAI-Fondo Ambiente Italiano apre dunque l’Albergo Diurno Venezia per un nuovo inedito evento, che si aggiunge ai precedenti dedicati all’arte contemporanea (mostra di Sarah Lucas a cura della Fondazione Nicola Trussardi per Miart 2016) e al teatro (spettacolo Tre Lai. Balbettii d’amore o Trislaiada di Giovanni Testori a cura di Teatro I, con Stanze e Teatro Alkaest), che hanno riscosso grande successo e che confermano il vivo interesse dei milanesi per questo luogo, cui si legano la memoria e l’identità cittadina.

Articolo precedenteLUCERNA E’ PIU’ VICINA
Prossimo articoloLA NATIVITA’ ALLA PINACOTECA ALBERTINA