PARLARE DI DONNE IN TEMPI DI GUERRA

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Parlare di qualsiasi argomento che non sia la guerra in questo momento storico sembra quasi un’eresia. Qualcuno tenta ancora di ragionare su questioni di Pandemia ma per il resto è tutto un disquisire di armi, strategie, previsioni e possibili conseguenze: l’aumento dei costi, la scarsità di materie prime, il razionamento delle risorse. In questo stato d’emergenza che si aggiunge a quello sanitario ancora in auge, vorrei comunque aprire una parentesi e, in occasione dell’8 marzo (che ormai si celebra anche nelle giornate limitrofe), cogliere l’opportunità di segnalare alcune iniziative incentrate sulle donne, sia in contesti o scenari di guerra, sia nell’ambito delle lotte quotidiane per affermare i propri diritti e combattere gli stereotipi nonché la violenza di genere e le molestie.
Comincerei pertanto “Dalla parte di lei”, un incontro proposto dalla Città di Firenze martedì 8 alle 17.30, nei locali della Biblioteca delle Oblate. Si tratta di un percorso tra storie di diritti e di presa di coscienza, da Alba de Céspedes a oggi. L’evento prende spunto dall’edizione appena pubblicata da Mondadori dell’omonimo romanzo della scrittrice italo-cubana, che rilegge un capitolo doloroso della storia italiana con sguardo di donna, e in particolare quella degli anni a cavallo tra Fascismo, Resistenza e ricostruzione, attraverso gli occhi della protagonista, determinata a ottenere per le donne lo stesso rispetto degli uomini.
Altro argomento di cui non si parla abbastanza è quello inerente ai modelli di femminilità che prendono le distanze dai soliti cliché. Da qualche anno però i media hanno cominciato a proporre modelli di femminilità che esulano da canoni di bellezza stereotipati, Partendo da questa premessa il Circolo dei Lettori di Torino (via Bogino 9) propone mercoledì 9 alle 19, “Brutte in serie”, un incontro a cura di Giulia Muscatelli, esperta e divulgatrice di questioni di genere, per comprendere “Come le serie tv hanno cambiato la narrazione dell’estetica femminile”. Le fiction propongono ora personaggi come l’anticonformista Kat di “Euphoria” o la timida e ironica Emy di “The big bang theory”, anche se già nel 2007 approdava sugli schermi l’intraprendente “bruttina” della serie “Ugly Betty”, con i suoi spessi occhiali e un look non proprio di tendenza. Nella vita reale però le loro interpreti sono tutt’altro che brutte e a rassicurarci in tal senso sono i media stessi. E’ lecito domandarsi quindi, se ci troviamo di fronte a nuove modalità della rappresentazione del corpo femminile o se invece il binomio “bella e felice” sia diventato ancora più inscindibile.
Palazzo Martinengo a Brescia ospita invece fino al 12 giugno “Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”, una monumentale rassegna dedicata alle infinite sfaccettature del femminile nella pittura d’autore. Si tratta di ben novanta opere, da Tiziano (presente in mostra con una Maddalena esposta in prima assoluta in Italia) fino ai maestri del Novecento. La mostra è corredata da pannelli di approfondimento su  alcuni temi di attualità quali le disparità di genere, le violenze domestiche, i disagi e le nuove povertà declinate al femminile.
Il Museo di Roma in Trastevere dedica invece un allestimento a Margaret Bourke-White, pioniera dell’informazione è dell’immagine. Tra le figure più emblematiche e rappresentative del fotogiornalismo, la Bourke-White è autrice di grandi reportage di guerra e di avvenimenti storici di portata internazionale: dalla nascita della nuova India, all’apartheid in Sud Africa (visitabile fino al 30 aprile).
Un’altra esposizione è quella che ha luogo sabato 12 e domenica 13 marzo in piazza Trinità degli Spagnoli a Napoli. Si tratta della “Mostra fotografica delle donne dei Quartieri Spagnoli” a cura dell’Associazione Filosofia Fuori le Mura. Sempre a Napoli, domenica 13 alle 9,30 partirà da piazza Immacolata “Basta violenza sulle donne”, una  ciclopasseggiata di impegno civile. A pedalare sono chiamati soprattutto gli uomini, per manifestare l’impegno a rifiutare e contrastare la violenza sulle donne.  Modalità di prenotazione su www.comune.napoli.it
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Foto di Elisabetta Peyron

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